Perchè allattare al seno?

 

Ecco tutti i vantaggi dell'allattamento tratti dalla tesi di Laurea dell'Ostetrica Federica Grassi

(Università degli studi Milano)

 

 

1) FATTORI NUTRIZIONALI

La capacità di produrre latte è lo straordinario fenomeno biologico appartenente ai mammiferi ed in grado di garantire la sopravvivenza della specie.

Tale processo biologico è ottimale quando il rapporto fra madre e figlio non viene modificato, nel totale rispetto dello stato fisiologico.

Il latte di ogni mammifero presenta diverse caratteristiche, tuttavia è dimostrato che quello nutrizionalmente più completo viene prodotto dalle specie in cui il contatto "madre-figlio" è continuo (ad esempio la specie umana).

La sostanziale peculiarità del latte materno è la sua unicità ed originalità; perfino nella stessa donna, durante una seduta di allattamento, il latte non presenta la stessa composizione.

La continua modificazione della struttura del latte materno ha lo scopo di garantire al bambino la completa soddisfazione delle sue esigenze nutrizionali e la stimolazione immunitaria.

Tutti i componenti presenti nel latte materno (proteine, lipidi, zuccheri, sali minerali, vitamine) si adattano - in qualità ed in quantità alle mutevoli esigenze del bambino.

E' esplicativo citare ad esempio come il latte prodotto da una donna, che ha partorito anticipatamente, presenti nella sua composizione un maggior contenuto di proteine.

La natura fornisce, attraverso la capacità biologica di produrre il latte, la possibilità di tutelare i propri figli, idoneità che neppure il migliore latte artificiale può sostituire.

                       

PROTEINE

Il contenuto proteico del latte umano è di 0,89g/dl.

Le proteine del latte di donna sono costituite da caseina e sieroproteine in un rapporto calcolato mediamente di 40/60.

La caseina è una proteina che si trova solo nel latte e in quello umano è prevalentemente beta caseina.

Le siero proteine, invece, sono prevalentemente costituite da:

- alfa  lattoalbumina.

E' la proteina predominante nel latte materno, è una delle subunità necessarie per la costituzione dell'enzima lattosio-sintetasi;

 

-lattoferrina.

E' la seconda più abbondante frazione proteica del siero di latte umano, importante per l' assorbimento del ferro, inoltre  riduce il rischio infettivo (limita la disponibilità in forma libera, necessaria per la crescita di ceppi patogeni);

 

-sieroalbumina: probabilmente deriva dalla filtrazione dal plasma del sangue circolante;

 

-lisoenzima : fattore antimicrobico aspecifico;

 

-immunoglobuline: IgA secretorie, IgM,igG;

Nel latte di donna è assente la beta lattoglobulina, proteina fortemente allergizzante, che invece è la principale componente delle proteine del latte di mucca.

 

LIPIDI

Il contenuto lipidico totale del latte materno è in media di 3,9g/dl, ma è estremamente variabile da nutrice a nutrice, nei vari periodi della lattazione e anche nell'arco della stessa poppata.

La dieta della madre influenza la composizione, non la quantità dei grassi.

 

1) Acidi grassi: gli acidi grassi che costituiscono i trigliceridi del latte umano differiscono da quelli del latte vaccino soprattutto per le seguenti caratteristiche :

- nel latte di donna predominano gli acidi grassi insaturi;

- gli acidi grassi polinsaturi essenziali sono presenti nel latte di donna in un rapporto reciproco di circa 10:1, considerato ottimale per la sintesi endogena dei rispettivi derivati a lunga catena; nel latte vaccino è in pratica presente - e in scarsa quantità - solo l'acido linoleico;

-gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena, indispensabili per la sintesi dei fosfolipidi del cervello e della retina, sono presenti in rapporto di 2.1,

 

2) Colesterolo:  è presente nel latte di donna in concentrazione di 20-25mg/dl, valore maggiore rispetto a quella del latte vaccino;

L'elevato contenuto di colesterolo del latte umano è considerato utile per la sintesi degli ormoni steroidei e degli acidi biliari,

 

3) fosfolipidi: sono tra i maggiori componenti del tessuto nervoso, del muscolo cardiaco e del fegato. il latte di donna ne contiene circa 80mg/dl, due volte di più rispetto al latte vaccino.

 

GLUCIDI

1) Lattosio. 

La maggior ricchezza in lattosio del latte umano rispetto al latte vaccino corrisponde alle esigenze del lattante, in quanto:

- l'elevato contenuto in lattosio determina bassi valori del pH, che hanno un ruolo importante nell'aumentare la resistenza nei confronti delle infezioni gastrointestinali;

- il lattosio favorisce l'utilizzazione delle proteine e degli aminoacidi liberi e incrementa l'assorbimento intestinale di calcio e magnesio;

-il glucosio e il galattosio, derivati dalla scissione del lattosio, partecipano alla sintesi dei cerebrosidi, indispensabili per la  normale maturazione del SNC.

 

2) Oligosaccaridi.

Il latte umano, a differenza di quello vaccino,  contiene un'elevata quantità di  oligosaccaridi.

 

MINERALI

Il contenuto totale in sali minerali del latte umano è circa 1/3 di quello del latte vaccino.

Il minor contenuto in minerali del latte di donna ha un importante significato fisiologico:  esso comporta infatti un minor carico renale di soluti.

 

VITAMINE

Il contenuto  vitaminico del latte di donna è fortemente influenzato dalla dieta della nutrice e presenta ampie variazioni anche stagionali.

 

ENZIMI

Nel latte umano sono presenti anche numerosi enzimi, in parte liberi nella fase acquosa, in parte conglobati in globuli di grasso  o in fiocchi di caseina.

Gli enzimi contenuti nel latte vaccino, invece, perdono buona  parte della loro attività nei vari processi  di preparazione.

 

Segue...

 

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